Aeroporto Marconi Bologna
Cliente
Marconi Guglielmo Marconi
Sede del progetto
Bologna, Italia
Data del progetto
2019
Panoramica del progetto: Illuminazione dell'Aeroporto Marconi di Bologna
L'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna mirava a modernizzare il suo sistema di gestione della luce per migliorare l'efficienza energetica, la sicurezza e il comfort dei passeggeri. L'aeroporto, un hub cruciale in Italia, serve milioni di passeggeri e supporta migliaia di attività commerciali, necessitando una soluzione di illuminazione di alta qualità. Il progetto mirava a soddisfare i requisiti di illuminazione sostenibile, migliorando al contempo l'efficienza operativa dell'aeroporto e assicurando un ambiente piacevole per i viaggiatori.
Prodotto
Soluzione illuminotecnica
La soluzione di illuminazione è stata progettata per ridurre il consumo energetico, migliorare la visibilità e integrarsi perfettamente con l'architettura dell'aeroporto. L’obiettivo era creare un sistema di gestione della luce efficiente dal punto di vista energetico, sicuro ed esteticamente gradevole utilizzando tecnologie avanzate. Grazie all'integrazione di sistemi di controllo efficienti e apparecchi moderni, l'impianto di illuminazione assicura alte prestazioni riducendo al minimo i costi operativi.
Prodotti e vantaggi
Tra i prodotti chiave utilizzati ci sono i proiettori Thorn Altis LED, capaci di fornire una potente illuminazione per grandi aree esterne, garantendo elevati standard di sicurezza e risparmi energetici. Inoltre, sono stati impiegati i proiettori Thorn Aeraflood Pro per una distribuzione luminosa precisa, riducendo la dispersione della luce e migliorando il comfort dei passeggeri. Insieme, queste soluzioni hanno contribuito a ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO₂, supportando gli obiettivi di sostenibilità dell'aeroporto.
"Sottoscriverei lo stesso progetto senza modificare nulla, poiché il risultato è stato eccellente, convalidato anche dalla certificazione ENAC ottenuta senza che alcuna modifica fosse necessaria al progetto di Thorn."
Mauro Cucchi