Lo splendore rinnovato del sito del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO
Cliente
AMB Bellinzona
Sede del progetto
Bellinzona, Svizzera
Data del progetto
2024
Fotografia
Giuseppe Saluzzi
Lo splendore rinnovato del sito del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO
La luce della storia: la fortezza come un faro culturale.
Il complesso "Fortezza Bellinzona" è stato recentemente dotato di un sistema di gestione della luce modernizzato: efficace, altamente efficiente e rispettoso della storia dei tre castelli di Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro, perfettamente conservati.
La fortezza di Bellinzona è uno degli esempi più impressionanti di architettura militare tardo medievale nella regione alpina ed è visibile da lontano grazie alla sua posizione esposta. Posizionati strategicamente all'ingresso dei passi alpini, i tre castelli sono stati per secoli uno strumento di difesa e un simbolo di potere.
Oggi, insieme alla città e alle mura difensive, sono protetti dall'UNESCO. Uniti, simboleggiano il collegamento tra nord e sud, tra la cultura romana e quella germanica. La loro importanza va ben oltre il Ticino. Plasmano il paesaggio urbano di Bellinzona e attraggono migliaia di visitatori.
Perché la vecchia illuminazione doveva essere sostituita?
Il precedente sistema di gestione della luce risaliva al 1990, installato per il 700° anniversario della Confederazione Svizzera e progettato dall'architetto Aurelio Galfetti. 106 proiettori con lampade ai vapori di sodio di varie potenze (250 W, 400 W, 2 x 400 W e 1.000 W) illuminavano i castelli di una luce monocromatica giallastra. Ma dopo oltre tre decenni, i segni di usura e deterioramento stavano diventando evidenti: circa un terzo delle luci era arrugginito, molte erano state danneggiate da atti vandalici, e i ricambi erano quasi introvabili.
"Alla fine, potevamo sostituire solo le sorgenti luminose disponibili sul mercato", racconta il cliente Roberto Lucchini dell'Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB), il dipartimento dei servizi tecnici della città di Bellinzona. La modernizzazione era inevitabile, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la qualità della luce, l'impatto ambientale, il consumo energetico e i costi operativi.
"I castelli sono un simbolo importante per i cittadini di Bellinzona e volevamo una soluzione che ne riflettesse l'importanza." Roberto Lucchini, AMB
La tecnologia incontra la storia
Soluzioni di illuminazione di Thorn Lighting
Apparecchi illuminotecnici, pali, tralicci, connettori Zhaga e tutti gli accessori di montaggio: Zumtobel AG, con il marchio Thorn, è il tuo punto di riferimento per tutto ciò di cui hai bisogno. Sono stati utilizzati un totale di 254 faretti architettonici Thorn Contrast LED, scelti per la loro vasta gamma di ottiche (fascio stretto, medio e largo) e accessori, che consentono una regolazione precisa della distribuzione luminosa e prevengono le emissioni di luce non necessarie attraverso gli elementi di ombreggiatura. Ciò ha permesso di mantenere la maggior parte degli apparecchi illuminotecnici, alcuni dei quali erano molto difficili da raggiungere in mezzo alla roccia. La nuova tecnologia di illuminazione permette di controllare individualmente il livello di luce per ciascun apparecchio illuminotecnico. Inoltre, l'uscita luce al 100% è disponibile immediatamente all'accensione, senza una fase di riscaldamento.
Per ogni punto luce sono stati sviluppati sistemi di montaggio e pali individuali, quanto più discreti possibile, realizzati su misura e senza interferire con la tradizione storica.
Insieme verso il successo
collaborazione alla pari
Il precedente sistema di gestione della luce risaliva al 1990, installato per il 700° anniversario della Confederazione Svizzera e progettato dall'architetto Aurelio Galfetti. 106 proiettori con lampade ai vapori di sodio di varie potenze (250 W, 400 W, 2 x 400 W e 1.000 W) illuminavano i castelli di una luce monocromatica giallastra. Ma dopo oltre tre decenni, i segni di usura e deterioramento stavano diventando evidenti: circa un terzo delle luci era arrugginito, molte erano state danneggiate da atti vandalici, e i ricambi erano quasi introvabili.
"Alla fine, potevamo sostituire solo le sorgenti luminose disponibili sul mercato", racconta il cliente Roberto Lucchini dell'Azienda Multiservizi Bellinzona (AMB), il dipartimento dei servizi tecnici della città di Bellinzona. La modernizzazione era inevitabile, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la qualità della luce, l'impatto ambientale, il consumo energetico e i costi operativi.
"I castelli sono un simbolo importante per i cittadini di Bellinzona e volevamo una soluzione che ne riflettesse l'importanza." Roberto Lucchini, AMB
"L'illuminazione deve essere stimolante, ma sempre nel rispetto del patrimonio storico. Grazie a una tecnologia LED efficiente, con installazioni non invasive e un sistema di controllo intelligente, siamo riusciti a ridurre i consumi e l'impatto visivo."
Stefano Dall'Osso, SPLD SA
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